Cyber attacchi: rubati 2 miliardi di dati nell’Unione Europea secondo Europol

05/10/2017
L’Europa nel 2016 è stata una delle vittime preferite degli attacchi informatici, sarebbero infatti oltre 2 miliardi i dati e le informazioni sottratte ai cittadini UE e pubblicate su Internet durante lo scorso anno. Questo è quanto emerge dal rapporto 2017 di Europol sul crimine informatico, che sottolinea anche un aumento del 750% dei malware creati per rendere maggiormente vulnerabili i dispositivi elettronici di nuova generazione, in particolare quelli mobile.

I dati presentati da Europol collocano l’Italia tra i primi cinque Paesi dell’Unione Europea per diffusione di malware, inoltre lo stesso rapporto sulla criminalità digitale evidenzia come il 75% di queste minacce informatiche diffuse in Europa si concentri soprattutto in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e come già detto in Italia.

Il nostro continente è ormai da tempo nel mirino dei criminali informatici che si concentrano soprattutto nello sferrare attacchi al settore finanziario o a diffondere frodi fiscali online su larga scala. Questo l’allarme lanciato a margine della presentazione del rapporto 2017 sul cybercrimine di Europol che mostra come dietro agli Stati Uniti, da sempre obiettivo prediletto dagli hacker, si collochi il Regno Unito per numero di frodi fiscali su Internet con oltre il 9,5% degli attacchi nel mondo. Nella stessa classifica troviamo appaiate Francia e Norvegia colpite dal 2% degli attacchi finanziari su scala globale, mentre per ciò che concerne la diffusione di malware bancari al primo posto tra i paesi europei più colpiti troviamo la Germania.

Eventi di rilevanza globale come la diffusione del ransomware WannaCry che hanno avuto conseguenze catastrofiche sulla sicurezza informatica internazionale, “hanno portato la minaccia del cybercrimine a un altro livello”, come spiega il direttore di Europol Rob Wainwright che nel suo intervento ha voluto anche sottolineare come “banche e grandi imprese oggi possono essere colpite su una scala mai vista prima”.

I dati raccolti da Europol non fanno che confermare quanto sia fondamentale la sicurezza dei dispositivi informatici non solo a livello aziendale ma anche a livello privato, ambito troppo spesso trascurato che purtroppo però dà la possibilità ai criminali informatici di creare molto facilmente reti botnet con centinaia di PC infettati perché non adeguatamente protetti.

A tal proposito ESET Italia ribadisce l’importanza di tenere costantemente aggiornati i sistemi operativi e di adottare una soluzione antimalware efficace e proattiva per impedire alle minacce Internet di diffondersi su larga scala.

Fonte: blog.eset.it