Sogei, azzerata la flessibilità ma il sistema regge

04/10/2017
«Non c'era un “baco” e i collaudi sono avvenuti con tranquillità e con metodologia solida, secondo i nostri canoni di governance». Così l'amministratore delegato di Sogei, Andrea Quacivi (in carica dal 2 agosto scorso), in audizione in commissione Anagrafe tributaria sulla vicenda Spesometro. «Allo stato il recupero delle funzionalità del portale è in corso, parallelamente agli approfondimenti tecnici riguardanti tre funzionalità: “rubrica”, “riprendi ultimo file” e “monitoraggio file fatture periodiche”», funzionalità il cui ripristino «dovrà essere valutata l'opportunità». E assicura che verifiche sono state già avviate e sono «tutt'ora in corso» per «individuare soggetti che da una parte hanno avuto accesso a file non firmati da loro stessi, pur non essendo stati delegati esplicitamente sui sistemi alla consultazione dei dati, e dall'altra le informazione visualizzate».

In sostanza, prosegue Quacivi «La flessibilità che avevamo costruito sul sistema è stata azzerata», si trattava di «uno strumento che facilitava. Oggi lo abbiamo ristretto, è stata cambiata l'architettura». E spiega, che «il sistema è stato correttamente implementato, correttamente collaudato e faceva quello che doveva fare, ovvero consentiva un adempimento in sicurezza a soggetti intermediari che operavano per i loro assistiti indicando il codice fiscale». Un modo per consentire l'intervento di un altro soggetto «per riprendere il file “modifica”, e magari l'altro era il commercialista e non la società di servizi intermediari che aveva trasmesso il file». Per esempio, nell'ipotesi di cambio intermediari, spiega Quacivi, «si trattava di dare la possibilità al successivo intermediario di vedere la storia relativamente a fatture e corrispettivi».

Il sistema dava quindi la possibilità a un intermediario di «operare in maniera semplice. In questi giorni noi siamo entrati in modifica del sistema - prosegue Quacivi - e se prima la delega semplice tra intermediario e operatore economico-contribuente era solo conosciuta all'intermediario, su una delega scritta, oggi invece abbiamo ricreato un link tra intermediario ed operatore economico-contribuente sulla base del file trasmesso, firmato digitalmente o con sigillo». Inoltre «Stiamo andando avanti con approfondimenti e in massima collaborazione sia con l'Agenzia delle Entrate che con il Garante della Privacy».


Fonte: ilsole24ore.com